Birra Saison, come quando e perché di uno stile poco conosciuto
Con la birra saison iniziamo, ancora una volta, un viaggio verso il nord Europa e, per precisione, la rotta verso nord questa volta ci porta dritto nell’attuale Belgio, patria di grandi birre.
Saison: usi e i costumi di un popolo
Una cosa bella della birra, in generale, è che, per quanto riguarda gli stili storici, è indissolubilmente legata alla storia e alle tradizioni di un luogo e di un popolo, e la birra saison è un esempio vividissimo di questo.
Birra Saison: origini
Vallonia, regione dell’Hainaut: da più di due secoli i contadini producono delle birre-alimento con i cereali della fattoria.
La saison, infatti, era il pane dei braccianti stagionali che, durante il lavoro nei campi, potevano idratarsi e trarre energie da questa bevanda rustica e corroborante.
Birra Saison: nome, stile e tecnica
Cosa significa saison? Molto semplice: saison significa stagione. Anche se qui le stagioni di cui stiamo parlando sono, in realtà, due. La stagione in cui la birra veniva prodotta, l’inverno, e quella in cui poi la birra veniva consumata, l’estate.
Col freddo invernale, il lavoro all’aperto rallenta e c’è più tempo per dedicarsi alla birra. Con un misto di cereali, quello che c’era in magazzino, il contadino-birraio produceva una birra che, a differenza delle saison moderne, era leggera e molto secca, con pochi zuccheri residui, grazie ad un lievito molto attenuante, anch’esso ingrediente proprio dello stile. E poi luppolo. Per resistere diversi mesi, fino all’arrivo dell’estate, la birra era prodotta sfruttando le proprietà antiossidanti e antibatteriche del luppolo (come avveniva per la pils), cosa che rende la saison una birra amara.
Secca, fragrante, amara, con una nota speziata data dal lievito, a volte acidula o con aromi funky dovuti a fermentazioni miste di lieviti selezionati e selvaggi: queste le caratteristiche di una famiglia di birre che ha come elemento fondante la facilità di bevuta.
Le birre saison moderne
Da birra del contadino qual era, oggi, la saison è diventata una birra più altezzosa: più alcolica, intorno ai sei gradi, spesso si spoglia della sua natura rustica per appagare palati più raffinati. Luppoli americani, cereali selezionati, temperature di fermentazione controllate, spezie e frutta vengono impiegati per creare qualcosa di innovativo e diverso, anche se, per fortuna, rimangono stabili i capisaldi dello stile e molti birrifici innamorati delle origini rurali dello stile che creano il più possibile rispettose del rustico lignaggio.
Bonalegge: la Saison del BAV
A noi la saison piace com’è sempre stata, perciò cerchiamo di fare una birra franca, schietta.
Malto d’orzo, malto di frumento e malto di segale uniti ad una buona dose di luppolo per un amaro netto e preciso, e un lievito lasciato libero di esprimersi. Una birra da sei gradi che ricordi la campagna e che spenga la sete.
Vendiamo Bonalegge a fine primavera, per salutare il caldo e berla con più soddisfazione.
E se volete sapere di più sul nome della birra, potete ascoltare l’intervista fatta a Dario fatta qualche tempo fa dal podcast Quattro Generazioni in Cucina.