Birrificio artigianale veneziano
Il nostro birra blog…
Il nostro birra blog…
Dopo il nostro incontro con i graffiti di Peeta, continua il nostro tributo alla creatività dei veneziani, inseguendo quello spirito artistico/artigianale che sentiamo così simile al nostro.
Venezia è sinonimo di arte, ma è bello scoprire che, anche senza visitare il Palazzo Ducale o la basilica dei Frari, si può entrare in contatto con l’arte e con artisti molto più vicini a noi nel tempo. Un’arte fatta di pazienza, di sperimentazione e di pignola cura dei dettagli, ma soprattutto di ricerca.
La birra è donna non solo perché è femminile nel nome, e neppure perché in tantissimi siamo stati sedotti irrimediabilmente dalle sue virtù, ma soprattutto perché le donne sono state le prime produttrici di birra, fin dai tempi della sua invenzione.
In questa occasione raccontiamo, dunque, un capitolo forse poco conosciuto, e per questo molto interessante, che vede protagoniste, oltre alla birra, proprio le donne.
Si sente spesso parlare di birra ad alta fermentazione e di birra a bassa fermentazione. Ma il significato di questo alto e basso è spesso frainteso. C’è chi pensa che abbia a che fare con la temperatura, e questo in parte è vero. Ma solo in parte.
Fino ad oggi, dunque, per spiegare la varietà e la complessità della produzione della birra artigianale, abbiamo parlato dell’acqua, del malto, del luppolo. Oggi per la prima volta ci affacciamo sul mondo dei lieviti, in particolar modo prenderemo in considerazione la distinzione tra lieviti ad alta fermentazione e lieviti a bassa fermentazione. Vediamo perché questa distinzione è così importante.