Neipa: birre torbide o juicy
Una birra torbida (juicy, per usare un termine più alla moda) fino a non molto tempo fa sarebbe stata rifiutata da qualunque consumatore: “Questa birra è torbida, c’è qualcosa che non va!”
Abbiamo già detto della filtrazione, e in ogni occasione abbiamo fatto menzione del fatto che per ogni aspetto della birra (ad es: la gasatura oppure il colore) è possibile fare riferimento a tradizioni e stili. Quindi anche parlando di limpidezza e torbidità è giusto ricordarsi che non c’è una regola né un canone unico, ma che di volta in volta bisogna capire che birra si ha di fronte e come questa è prodotta per capire se il suo aspetto sia giustificato o meno.
Birre juicy: fenomeno culturale (leggi moda)
Ogni epoca ha le sue mode e ogni periodo storico le sue tendenze, e anche l’aspetto delle birre cambia a seconda di ciò che il consumatore cerca e apprezza. I nostri giorni e i nostri gusti sono plasmati dai social network e la nostra civiltà è quella delle immagini, perciò sempre di più come una birra si presenta diventa questione fondamentale. Quindi una birra può essere limpida o torbida a seconda di ciò che si vuole comunicare.
Meglio la birra limpida o torbida?
Gli estremismi sono sempre da rifuggire, quindi una birra eccessivamente limpida o densamente torbida un po’ dovrebbero darci da pensare.
La torbidità dipende da diversi fattori, ma sostanzialmente due sono gli elementi che rendono una birra velata: il lievito e le proteine dei cereali.
Il lievito in certi stili caratterizza la tipologia di birra in modo preponderante, basti pensare a blanche e weizen. Ma è anche vero che tutte le birre rifermentate, che presentano quindi un sedimento sul fondo delle bottiglie, se versate con poca attenzione o volutamente (nei modi più curiosi) sono velate: è proprio il lievito sul fondo che ritorna a dissolversi nella birra.
Parlando invece dei cereali, se nel produrre una birra vengono impiegati in modo consistente frumento, avena, segale e farro grezzi, cioè non maltati, la torbidità sarà molto accentuata e persistente.
Birre torbide: Neipa o juicy
E proprio grazie all’utilizzo di questi cereali grezzi che negli ultimi tempi si è affermato un nuovo stile, o sottostile se si vuole essere precisi, di birra molto, molto torbida: stiamo parlando delle fotogeniche e accattivanti neipa.
New England ipa perché nate in Vermont, queste ipa uniscono la morbidezza data dalla base di cereali al gusto e agli aromi dolci e fruttati dei luppoli americani di nuova generazione, per creare un gusto avvolgente e succulento, con un finale leggermente amaro, ma di certo lontano dalle sorelle luppolate che conosciamo.
Birre Neipa: questione di senso e questione di gusto
Le neipa esistono perché piacciono: appagano il palato e la vista, soprattutto di chi è alla ricerca costante di novità.
Ma come per tante cose, è fondamentale che la stranezza e l’eccesso hanno ragione di esistere se hanno un senso.
Se un birrificio produce solamente una birra che assomiglia ad un succo di frutta solo per poter fare belle foto, allora il fenomeno che si è generato intorno alle neipa ha poco valore, al contrario se chi beve può gustarsi una ipa che oltre ad essere torbida ha anche un maggiore complessità, una morbidezza e un sapore fruttato piacevoli e unici, allora la questione acquista tutta un’altra ragion d’essere, che poi è anche l’unica meritevole di essere, cioè il potersi bere una buona birra. E per fortuna in molti casi è così.