Dr Rudy: una birra session per ‘bevitori seriali’
Session beer, difficile trovare una traduzione. Session non designa uno stile di birra, quanto una modalità di consumo. La sete qui la fa da padrona. Le birre session si bevono ‘a ripetizione’, perché la serata è lunga e la compagnia piacevole.
È bello dopo una lunga giornata di lavoro vedere un bicchiere, magari una bella pinta piena di birra fresca e corroborate. E per la sete il bicchiere si svuota in fretta, perciò il desiderio è quello di vederlo riempito di nuovo per poterlo di nuovo svuotare ad avidi sorsi, con piacere.
Ci sono birre che più di altre si prestano a questo rituale: basso grado alcolico, leggere, ma gustose ed appaganti allo stesso tempo.
Birra session, una tradizione nordica
Sessionabili, da bere e ribere una dopo l’altra. Inglesi e tedeschi, per tradizione grandi bevitori di birra, hanno riservato le birre alcoliche per le occasioni importanti, mentre ogni giorno si consumavano e si consumano litri di birre che hanno le caratteristiche perfette per una bevuta seriale: pils, bitter, mild, helles, porter, dunkel. Ci si siede al bancone e si sorseggia chiaccherando e si chiacchera sorseggiando.
Oggi che tutto nel mondo della birra è stato un po’ rivoluzionato, i luppoli aiutano a creare birre profumate e ruffiane, si bevono a litri session ipa in tutte le possibili varianti. Oppure per i palati più esigenti o per gli amanti delle novità o del diverso ci sono berliner Weisse con tutti i tipi di frutta, dall’acidità contenuta e del gusto fresco e dissetante.
Noi al bav per le gole più assetate produciamo, una sola volta durante l’anno, la Dr. Rudy, session pale da tre gradi e mezzo, chiara e dall’amaro contenuto, caratterizzata dall’aroma fresco del luppolo neozelandese dr. Rudi. Perfetta non solo per l’estate, ma per tutte quelle occasioni in cui una birra tira l’altra. Una birra da bere e ribere.